Il Bonus verde 2018 giardini terrazzi e balconi è la nuova detrazione fiscale introdotta con la nuova Legge di Bilancio 2018, il cui testo è stato appena approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 16 ottobre ed ora passa al Senato.
Con la Legge di Bilancio 2018, Manovra da 20 miliardi di euro, entrano in vigore diverse novità a partire dall’istituzione del bonus verde e dalla stabilizzazione dell’Ecobonus 2018 per i condomini per 5 anni mentre per le case private, uffici, negozi e capannoni, la detrazione 65% è prorogata per tutto il 2018 insieme al bonus ristrutturazioni, mobili ed elettrodomestici.
Da annoverare tra le novità 2018 anche la modifica della percentuale di detrazione per chi sostituisce finestre ed installa caldaie a condensazione che nel 2018 scende dal 65% al 50% mentre quella che spetta a chi sostiene spese per la rimozione dell’amianto passa dal 50% al 65%.
A questo punto andiamo a vedere nello specifico il bonus verde 2018 cos’è e come funziona, a chi spetta e quando la nuova detrazione 36% fino a 5.000 euro per chi effettua spese per la sistemazione del verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari di qualsiasi tipo: giardini, terrazzi, balconi anche condominiali, anche se con impianti di irrigazione e recupero del verde storico.
Bonus verde 2018: cos’è e come funziona?
Che cos’è il bonus verde 2018? Il bonus verde è una nuova detrazione fiscale inserita nel nuovo testo della Legge di Bilancio 2018 in corso di approvazione da parte del Parlamento Italiano, proprio in questi giorni.
Il bonus verde 2018, al via ufficiale dal 1° gennaio 2018, a detta del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina è “una misura contro l’inquinamento e opportunità per nostro florovivaismo”, dal momento che il nuovo bonus 2018 consiste in una detrazione per chi sostiene spese per la sistemazione del verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere, per cui terrazzi, giardini, balconi, anche condominiali, anche se attraverso impianti di irrigazione e lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico.
Come funziona il bonus verde? Il bonus verde funziona in modo analogo alle altre detrazioni fiscali attualmente in vigore che sono state tra l’altro prorogate per tutto il 2018, stiamo parlando dell’Ecobonus 2018, del bonus ristrutturazione 2018, sismabonus e bonus condomini e bonus mobili ed elettrodomestici 2018
A partire dal 1° gennaio 2018, pertanto, tutti i cittadini che sosterranno spese di sistemazione del verde e di recupero del verde storico, potranno beneficiare di una nuova detrazione fiscale pari al 36%.
Il nuovo bonus per il verde urbano del 36%, che da solo vale 600 milioni di euro, permetterà quindi di ottenere uno sconto fiscale IRPEF da detrarre dalla dichiarazione dei redditi, fino ad un massimo di spesa di 5.000 euro.
L’importo della detrazione totale spettante, per essere scaricata dalla tasse, deve essere divisa in 10 quote annuali di pari importo e le spese sostenute devono essere pagate tramite:
- il cd. bonifico parlante;
- assegni;
- bancomat;
- carte di credito;
- bonifici ordinari.
Sulla base delle ultime novità, il bonus verde non è alla persona ma è sulla casa, pertanto, se si hanno due immobili sui quali far eseguire interventi agevolabili con il nuovo bonus, è possibile sommare le due detrazioni, arrivando così per ciascuna casa, a detrarre il 36% di 5.000 euro, da ricordare però che l’acquisto è agevolato solo se rientra in un intervento di «sistemazione a verde ex novo» o di «radicale rinnovamento».
Per maggiori informazioni leggi la scheda ufficiale bonus verde agenzia entrate.
Bonus verde 2018: a chi spetta e quando?
A chi spetta il bonus verde 2018?
Il nuovo bonus verde 2018 spetta a privati e condomini che sostengono spese per:
– sistemazione del verde: giardini, terrazzi, balconi anche condominiali;
– recupero del verde di giardini di interesse storico.
– fornitura di piante o arbusti;
– riqualificazione di prati;
– lavori e interventi per la trasformazione di un’area incolta in aiuole e piccoli prati, manca la conferma;
Tali interventi, secondo le stime del governo, riguarderanno soprattutto ville, villini e palazzi di pregio ma anche normali condomini.
Per le piante in vaso, l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate è chiara: nel bonus verde 2018 rientrano le opere che “si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o area interessata, consistente nella sistemazione a verde ex novo o nel radicale rinnovamente dell’area esistente” (vedi a tale proprosito Bonus sistemazione verde 2018, per cu le piante in vaso ad esempio, sono agevolabili solo se l’intervento sul giardino è radicale o ex novo.
Quando spetta il bonus verde urbano del 36%?
Spetta in caso di lavori e interventi di sistemazione e recupero del verde di qualsiasi unità immobiliare compresi condomini e aree scoperta di interesse storico, di:
- giardini;
- terrazzi;
- balconi anche condominiali;
- giardini di interesse storico.
Bonus verde urbano 2018 quanto spetta di detrazione?
In base a quanto previsto dalla nuova Legge di bilancio 2018, i contribuenti e condomini che nel corso del 2018 decidono di sostenere spese per il recupero o la sistemazione di giardini, terrazzi, balconi e verde di interesse storico, hanno la possibilità di fruire di una nuova detrazione fiscale: bonus verde 2018 detrazioni 36%.
Ciò significa che si sostengono spese ammesse nel bonus, si ha diritto a beneficiare di uno sconto Irpef del 36% sulle spese totali sostenute, per un massimo di spesa pari a 5.000 euro.
In pratica, se a gennaio 2018 on in un altro mese dell’anno, decido di sistemare il mio giardino installando un impianto di irrigazione e spendo 3.000 euro, possono detrarmi dalle tasse esattamente il 36% di 3.000 euro e cioè 1.800 euro in 10 anni.
Bonus verde 2018 per quali spese spetta la detrazione 36%?
Quali sono i lavori di giardino, terrazzo e balconi che rientrano nel bonus verde 2018?
Tra le spese agevolabili con il bonus verde al 36% rientrano:
- le spese per il rifacimento di impianti di irrigazione;
- le spese per la sostituzione di una siepe;
- le spese per le grandi potature;
- spese per la fornitura di piante o arbusti;
- spese di riqualificazione di prati;
- spese per lavori e interventi per la trasformazione di un’area incolta in aiuole e piccoli prati, manca ancora la conferma ufficiale;
Ulteriori informazioni sulle spese agevolabili arriveranno dopo l’approvazione definitiva della legge di bilancio e del successivo decreto attuativo.
Nel frattempo vi ricordiamo ancora una volta che affinché i suddetti interventi siano agevolabili, i pagamenti, devono essere effettuati tramite bonifici speciali, cd. bonifici parlanti.